Disgiuntore palato stretto bambini | Dentista Sainati Pisa
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Il disgiuntore palatale per trattare il palato stretto nei bambini

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Nei bambini, uno dei problemi che richiede maggiore attenzione da parte del dentista è il palato stretto. In questo approfondimento ti spieghiamo meglio che cos’è, perché si manifesta e come si può trattare. Inoltre, ti parliamo di un apparecchio molto pratico chiamato disgiuntore palatale, che può essere impiegato per risolvere il palato stretto quando viene scoperto precocemente.

Che cos’è il palato stretto e come si intercetta

Il palato stretto è una malocclusione, ovvero una situazione in cui le arcate dentarie non sono perfettamente allineate tra loro. In particolare, si parla di palato stretto quando l’arcata superiore è più piccola dell’arcata inferiore.

Il problema può essere più o meno accentuato. Da ciò, dipende il tipo di trattamento con cui intervenire (per esempio se con un disgiuntore palatale o con un apparecchio ortodontico classico). Non esiste infatti una sola tipologia di palato stretto. Clinicamente può presentarsi in vari modi, per esempio come un morso crociato (o cross bite). In tal caso, quando il bambino chiude la bocca, i denti laterali superiori ricadono dietro i denti laterali inferiori.

Il palato stretto non dà dolore come potrebbe fare una carie, e si intercetta con una normale visita dentistica in cui si osserva la bocca dentro e fuori. Tra i 4 e i 6 anni, quando ancora sono presenti molti denti da latte, è già possibile riscontrare la presenza di malocclusioni. Fissare una prima visita in questa fase permette così di diagnosticare precocemente il palato stretto e procedere con un trattamento più facile e meno gravoso sotto tutti i punti di vista.

Perché un bambino può avere il palato stretto?

Un bambino può avere il palato stretto per cause ereditarie o funzionali, ma anche per una combinazione delle due. Le cause ereditarie dipendono dalla presenza del palato stretto in famiglia. Le cause funzionali sono invece dei fattori che comportano una distribuzione anomala delle sollecitazioni che agiscono sulle ossa della bocca, come la respirazione orale e la deglutizione atipica.

La respirazione orale c’è quando il bambino, a causa di vari ostacoli, non respira col naso ma attraverso la bocca. Si parla invece di deglutizione atipica quando la lingua, invece di spingere sul palato, si trova in una posizione diversa (per esempio spinge sugli incisivi). In questi casi, senza la pressione della lingua sul palato e con una maggiore pressione di labbra e guance, il palato tende a restringersi.

Infine, alcune abitudini infantili possono influire sulla formazione del palato stretto. Tra queste, le più note sono l’abitudine a succhiare il dito e l’uso prolungato del ciuccio.

Come si risolve il palato stretto

Il palato stretto nei bambini si risolve con l’apparecchio. La terapia ortodontica è strettamente personalizzata: tutto dipende dalla situazione clinica, dalla gravità della malocclusione, dalla collaborazione del paziente e dalle sue esigenze. Ѐ possibile ottenere lo stesso risultato con diversi sistemi: dall’apparecchio fisso tradizionale alle mascherine trasparenti, dalle clac ortodontiche rimovibili ai trainer. Fino al disgiuntore palatale, di cui parleremo tra poco).

A seconda dei casi, nel percorso di trattamento delle malocclusioni e del palato stretto, la figura dell’ortodontista può essere affiancata da un logopedista. Oltre a risolvere con l’apparecchio il problema relativo a denti, tessuti di sostegno e base ossea, il logopedista può lavorare sulla componente muscolare. In questo modo, è possibile ripristinare struttura e funzione della bocca portando spesso ad avere risultati più stabili nel tempo.

Il disgiuntore palatale: come agisce per allargare il palato stretto

Se intercettato precocemente, il palato stretto può essere trattato con il disgiuntore palatale: un apparecchio fisso la cui forma ricorda quella di un ragnetto. Il disgiuntore viene cementato sui denti posteriori dell’arcata superiore con un materiale apposta contenente fluoro. Una volta posizionato, va a coprire parte del palato. Si tratta a tutti gli effetti di un apparecchio fisso e non può essere rimosso dal bimbo o dai genitori.

L’ortodontista fornisce tutte le indicazioni su cosa il bimbo può fare e non fare, mangiare e non mangiare, e come deve pulire e avere cura del dispositivo. Di solito, il periodo di trattamento con il disgiuntore palatale dura circa un anno. Ai genitori spetta il compito di attivare l’apparecchio tutte le sere per un mese al fine di innescare il processo di allargamento progressivo del palato.

Per tutto il resto del trattamento, il disgiuntore palatale viene lasciato in bocca per un’importante fase di stabilizzazione che porterà le due arcate a essere allineate e a rimanere tali nel tempo. Una volta concluso il percorso di cura, sarà l’ortodontista a togliere finalmente il “ragnetto”!

Poter risolvere il problema del palato stretto con il disgiuntore porta con sé indubbiamente molti vantaggi. Il “ragnetto” è:

  • Esteticamente discreto (non si vede!)
  • Meno impegnativo dal punto di vista psicologico e della manutenzione
  • Meno costoso di un tradizionale apparecchio fisso con i brackets
  • Efficace e con tempi di trattamento abbastanza brevi.

Tutto sta nel muoversi tempestivamente!

>> Leggi anche il nostro articolo dedicato alla prima visita dei bambini dal dentista e perché cominciare presto.

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